venerdì 31 agosto 2007

Analisi 1 - Perche l'Equitazione non va

Dedicheremo alcuni articoli, per studiare insieme a voi, cosa non va nell'Equitazione Italiana.
Speriamo che molti di voi vogliano partecipare per, non solo sensibilizzare, ma per creare qualcosa di concreto che in futuro possa avere una forma ed un valore.
Prima di tutto un piccolo sommario degli enti coinvolti nell'equitazione, e quanto hanno trattato il problema:
FISE: Assolutamente disinteressata a tutto ciò che è la formazione dei professionisti dell'equitazione. Il suo problema è rimanere prigioniera di alcuni altisonanti colonnelli e prediligere le discipline sportive. Tanto ha fatto per l'equitazione di campagna, ma con orme sempre troppo sportive. Non ha mai pensato di promuovere un vero albo nazionale. Perderebbe altrimenti molto potere politico. Soluzione (secondo noi): Pensionare e rendere "Consulenti della Consulta" i grandi vecchi che seduti ad un tavolo tutti insieme raggiungono il paleolitico e iniziare a promuovere le ottime giovani leve di cui già dispone. Largo ai giovani insomma. Hanno più voglia di lavorare, magari con i preziosi consigli dei "Consulenti della Consulta".
ANTE: Dopo la Guerra voluta e vinta dal suo ex presidente Claudio Gallone contro la FISE, non è altro che un pallido ricordo della gloriosa ANTE di De Santis. Qualcosa, ai suoi albori, stava iniziando a fare ma si è tutto arenato. Guerre interne stanno scombussolando la possibile crescita. Il suo presidente non sembrerebbe male, ma è tutto da verificare. Speriamo possa un domani... Soluzione (secondo noi): Lavorare a testa bassa ed iniziare a porre delle basi reali, appoggiandosi a ottimi promotori di Turismo Equestre, creando una filiera di offerte turistiche che possano ri-valorizzare il loro operato. Promuovere la Causa del "Professionista Equestre".
SPORT NAZIONALE: Troppo giovane per poter dare giudizi. La partenza è stata lodevole, giovane e dinamica Commissione Tecnica, pesanti investimenti sul settore promozionale e formativo. Non si nascondono dietro il logo CONI ma cercano alleanze con tutti. A volte hanno riciclato troppo, ma si sa che quando si deve crescere gli errori sono a volte necessari. Soluzione (secondo noi): Continuare così, senza diventare vassalli della FISE. Promuovere la Causa del "Professionista Equestre"
UISP: Come per Sport Nazionale, anche se, essendo più datati, ultimamente sembra che abbiano mollato la loro spinta. Non in tutte le regioni hanno validi collaboratori. La dirigenza è un po' troppo "teorica". Soluzione (secondo noi): Cercare alleanze, sviluppare progetti nuovi e lasciare a casa, anzi in sella, un po' di vecchiume.
CSEN: Dice di essere presente ma ha demandato tutto alla Lega Italiana Sport Equestri che, a nostro parere, non potrà mai decollare visto la loro accanita idea di creare un parallelo FISE. Soluzione (secondo noi): Lasciare perdere questa strada. Aiutare gli altri Enti che hanno compreso che l'unica strada è l'innovazione, usare le sue risorse per far crescere l'ambiente. In futuro, magari, potrà riprovarci.
INSTE: Lo abbiamo inserito, anche se non raccoglie Centri o Tesserati, perchè si pose come paladino di una professionalizzazione del Turismo Equestre. L'idea è ottima ma, dal suo sito sembrerebbe che sia esclusivamente un paravento per lanciarsi alla conquista della Presidenza FISE. Soluzione (secondo noi): Fare quello che si è proposto di fare e lasciar perdere elezioni e compagnia bella. Una voce in più contro le angherie non può che fare del bene.
ENGEA: Sembrava, un milione di anni fa, che fosse una realtà fantastica, poi purtroppo si è capito che è una SRL mascherata da Associazione. Nessuna elezione nazionale, le poche elezioni regionali sono state boicottate allo scopo di allontanare idee di democrazie. Insomma la formazione è uno strumento per creare lucro al suo unico fondatore ed attuale proprietario. Intendiamoci non è una critica, solo uno stato di fatto. Soluzione (secondo noi): Trasformarsi in SRL e specializzarsi davvero nella Formazione. Potrebbe fare del bene e rendere trasparente, quindi con forte fiducia del prossimo, la sua missione.

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